Mario Sironi, dal Futurismo al Classicismo 1913-1924
Il progetto grafico realizzato prosegue una riflessione più ampia relativa alla comunicazione culturale di un ente pubblico, coerente ad un’idea di format che possa identificare in modo inequivocabile la forza ed il prestigio di una committenza istituzionale nel suo ruolo di promotore di iniziative culturali.
Dal 16 settembre al 9 dicembre 2018 la Galleria Harry Bertoia di Pordenone ha ospitato la mostra “Mario Sironi, Dal Futurismo al Classicismo 1913-1924” a cura di Fabio Benzi e realizzata dal Comune di Pordenone e dall’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con l’attiva collaborazione dell’Associazione Mario Sironi e il patrocinio della Regione Lombardia. L’esposizione si inserisce tra le iniziative dell’anno europeo del patrimonio culturale 2018, istituito dall’Unione Europea e in Italia, promosso e coordinato dal MiBAC.
La mostra intende approfondire attraverso l’esposizione di circa duecento opere una fase cruciale dell’evoluzione stilistica di Mario Sironi (1885-1961), pittore, grafico, scultore, architetto, scenografo, tra le figure più originali, intense e radicali, del secolo scorso. L’attenzione è dedicata a un decennio della sua intensa attività; un periodo che si rivelò fondamentale per la storia dell’arte non solo italiana del Novecento.
L’accurata selezione di dipinti, disegni e illustrazioni, analizza il concitato percorso pittorico di Sironi, che in pochi anni si confrontò interpretando le principali correnti artistiche europee, con un risultato assolutamente autonomo e personale, di altissima qualità artistica.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione con i maggiori musei italiani quali la Galleria Nazionale di Roma, il Guggenheim e il Ca’ Pesaro di Venezia, il Castello di Rivoli e le Gallerie Comunali di Palermo.